Oggi voglio cominciare il post
con una domanda per voi: qual' è l'oggetto che vi segue in quasi tutte le
occasioni, quello che portate con voi durante le vacanze, quando andate in
spiaggia, quando volete dedicarvi qualche momento di pausa?
Per me quest'oggetto è rappresentato dal libro, un buon libro è sempre stato un compagno fedele. Da bimba, tralasciando le
favole, il primo libro che ho letto, ed a tutt'oggi rimane il mio preferito, è
stato Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne, crescendo non mi sono fatta
mancare Oscar Wilde con Il ritratto di Dorian Gray, L'Educazione Sentimentale
di Flaubert, Controcorrente di Huysmans e tanti altri. Un buon
romanzo non manca mai nella mia valigia, la libreria è un elemento di
arredamento indispensabile nella mia casa, ed anche la cucina ha una libreria a lei dedicata.
Ho perso il conto di romanzi e
libri di cucina che ho comprato negli anni, molti li ho dovuti lasciare a casa
dei miei genitori in quello che era il mio studio, ma ancora adesso almeno una volta al mese il
mio paziente fidanzato sa che deve portarmi in libreria e lasciarmi girare in
lungo e in largo; l'unico accorgimento che ha imparato a prendere per autodifesa è
quello di portarmi in moto in queste nostre uscite letterarie, almeno, in questo modo, limita i miei acquisti a quanto può contenere la mia borsa...
Così, guardando tra tutti i miei libri, mentre ne stavo leggendo uno per cercare qualche spunto, ho deciso di riproporvi qualcuna di queste ricette che generalmente leggo e poi rivisito.
Dal momento che almeno un buon
libro di Gordon Ramsay non può mancare nella nostra libreria culinaria, oggi, come primo
appuntamento per la nuova sezione "leggi&cucina" in cui vi riproporrò le ricette che ogni tanto prendo dai miei libri di cucina e rivisitate, ho deciso di proporvi la Focaccia al Farro con aglio e
rosmarino di Gordon Ramsay, tratta dal libro Un sano Appetito, Per ogni ricetta ci saranno esattamente gli ingredienti e descrizione della ricetta originale e ingredienti e preparazione rivisitati da me... allora
curiosi?
Forza! Come sempre, prima carta e penna per gli ingredienti della spesa e poi di corsa in cucina...
* 15 gr. di lievito di birra fresco o 7 gr di lievito secco
* 250 ml di acqua tiepida
* 200 gr di farina di farro
* 200 gr di farima 00
* 1 cucchiaino di sale fino
* 2 cucchiai di foglie di rosmarino tritate, più qualche
foglia per la decorazione
* 6-7 soicchi di aglio, 2 pelati e pestati finemente, gli
altri interi con la buccia
* 50 ml di olio extravergine di oliva, più un poco per
condire la focaccia
Ingredienti per la Fata
* 15 gr. di lievito
di birra fresco o 7 gr di lievito secco
* 250 ml di acqua tiepida
* 200 gr di farina di farro
* 100 gr di farima integrale
* 100 gr di farina di monitoba
* due rametti di rosmarino fresco ed uno per la decorazione
* uno spicchio di aglio
* un cucchiaino di sale e del sale per decorazione
* 50 ml di olio extravergine di oliva
La preparazione secondo Gordon
Nel caso di lievito fresco facciamolo sciogliere nell'acqua tiepida, setacciamo le farine e il
sale, se usiamo il lievito secco uniamolo alle farine, uniamo il rosmarino
tritato.
Facciamo una fontana al centro del nostro piano di lavoro,
uniamo l'aglio tritato, l'olio, l'acqua un poco per volta ed iniziamo a
lavorare gli ingredienti. Gordon suggerisce di lavorare l'impasto con un
cucchiaio di legno sino ad ottenere un composto omogeneo, soffice e non
appiccicoso.
Schiacciamo l'impasto e trasferiamolo su di una superficie
infarinata, e lavoriamolo finché non sarà bello elastico, quindi trasferiamolo
in una terrina leggermente oliata e lasciamo lievitare per circa due ore in un
luogo tiepido.
Scaldiamo il forno a 220 gradi, trasferiamo l'impasto su una
superficie infarinata e lavoriamolo con delicatezza. Adagiamo il tutto nella
teglia da forno precedentemente unta, appiattiamo l'impasto con le mani
premendo con i polpastrelli per creare i classici incavi della focaccia.
Infine condiamo con rosmarino, gli spicchi di aglio rimasto e un filo di
olio di oliva, cospargiamo con un po' di sale e via in forno per 15 - 20
minuti.
La preparazione secondo la Fata
Prepariamo un trito con uno spicchio di aglio e le foglie di
rosmarino, creiamo una fontana con le farine mischiate e setacciate, il trito
di rosmarino e aglio, lievito secco e un pizzico di zucchero, quindi
aggiungiamo man mano l'acqua tiepida e iniziamo ad impastare i nostri
ingredienti, quando il lievito avrà iniziato ad assorbirsi aggiungiamo l'olio e
il sale, lavoriamo fino ad ottenere un composto soffice ed omogeneo, quindi
trasferiamo il tutto in una ciotola oliata, copriamo con uno strofinaccio
leggermente inumidito e lasciamo lievitare in un luogo protetto da correnti
d'aria per circa due ore.
Dopo questa prima lievitazione riprendiamo il nostro
impasto, lavoriamolo leggermente e stendiamolo in una teglia da forno su cui
avremo messo della carta forno.
Copriamo la teglia in cui abbiamo steso la nostra focaccia e
facciamo lievitare per almeno un'altra ora e mezza.
Scaldiamo il forno a 220 gradi, leviamo lo straccio che era
a protezione della teglia, schiacciamo la focaccia con i polpastrelli, quindi a
piacere possiamo aggiungere olio extravergine di oliva, sale ed altro rosmarino.
Inforniamo per circa 20 minuti, fino a quando la focaccia
risulterà bella dorata, facciamo intiepidire poi via godiamoci questa
leccornia.
In questa ricetta vi ho dato sia la versione del libro di
Gordon Ramsay, sia come ho leggermente rielaborato il la focaccia di farro, a
voi decidere quale delle due versioni fare.
Spero che questo appuntamento con le ricette rifatte dalla
Fata vi sia piaciuto, a presto con una nuova ricetta sempre presa da un libro
della mia piccola biblioteca culinaria e poi rielaborata.
Nel frattempo, buona focaccia a tutti!
Complimenti per la ricetta !!!!
RispondiElimina@Jerry e Elena - Grazie!!
RispondiEliminaMa che bella ricetta! Sicuramente la tua con meno aglio, chissà perché sia in America che in UK con l'aglio e la cipolla ci vanno sempre così pesanti? Io che ho abitato in Inghilterra per anni una mia teoria ce l'ho: il loro aglio sa di poco, la loro verdura in genere non sa di molto, almeno quella del supermercato e così esagerano per avere un po' di sapore! :D
RispondiEliminaAnche io come te ho la malattia dei libri, romanzi, di cucina, di craft, di viaggio, in inglese...purtroppo (o per fortuna) anche mio marito è stato contagiato e così a nostra casa è invasa da librerie che strabordano! :)
Mi piace il tuo blog, continuerò a seguirti. :))
Se ti va passa a trovarmi sul mio blog: http://ildeborino-busybee.blogspot.it/
@Debora - Buongiorno, ho letto con il sorriso quello che mi hai scritto, ho ricordato le vacanze estive in Inghilterra che facevo al liceo ed anche io non riuscivo a trovarmi con i sapori di frutta e verdura.
RispondiEliminaTi ringrazio per il commento e sono contenta che hai deciso di seguirmi.
Buona giornata.
P.S. se ti va di provare una variante prova ad aggiungere nell'impasto dei pomodori secchi sott'olio, io l'ho fatto, ma poi non ho fatto in tempo a fare le foto.
Adry mi ha confermato che la riproporrà con piacere, ed io... (Enry) in attesa, inizio a guarnire un piatto di portata con salumi e formaggio.
RispondiEliminaColesteroloooo... TIE' ! ;-)
Adry ed Enry, come sempre siete favolosi
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